Asplund Pavilion - Vatican Chapels – Biennale Di Architettura di Venezia 2018
Venezia, Italia
- Architetti
- MAP studio
- Sede
- Venezia, Italia
- Anno
- 2018
- Cliente
- Pontificium Consilium de Cultura
- Team
- MAP – Studio Magnani Pelzel Architetti Associati, Francesco Magnani, Traudy Pelzel
- Assistant
- Matteo Sirinati
- Assistant
- Chiara Dalla Valle
- Assistant (model)
- Alberto Zago
- Consultant
- Luigi Cocco
- Builder
- Alpi Spa
Il padiglione temporaneo è dedicato all’esposizione dei disegni dell’architetto Gunnar Asplund (1885-1940) per la Cappella nel bosco del cimitero Skogskyrkogården a Stoccolma, che costituisce il tema guida dell’esposizione del padiglione della Città del Vaticano alla Mostra Internazionale d’Architettura della Biennale di Venezia 2018.
Il padiglione, interamente realizzato in legno, sarà l’unico manufatto a tema non espressamente religioso a servizio dell’esposizione.
L’elemento nella sua assolutezza intende alludere sia alla stereometria degli edifici d’appoggio (EKONOMIBYGGNAD) disegnati da Asplund e Lewerentz per il cimitero di Skogskyrkogården, sia al tema e alla spazialità della capanna-rifugio nella natura.
Una sorta di assoluto domestico che mutua, dalle tradizionali lavorazioni nordiche del legno e in particolare dalle Stavkirke, un lessico vernacolare reinterpretato.
Il manufatto – lungo circa 11,00 m, alto 8,00 m, sorretto da undici portali in legno lamellare che definiscono dieci campate - si configura sostanzialmente come una copertura a falde dalla proporzione verticale enfatizzata, caratterizzata da un rivestimento continuo in scandole lignee interrotto solo dalla presenza di una serie di lucernari triangolari filofalda posti su entrambi i lati.
Si immagina che lo spazio espositivo sia definito da un forte contrasto cromatico tra il materiale ligneo scuro delle scandole esterne e il legno chiaro del rivestimento interno, opportunamente illuminato da luce zenitale resa più morbida attraverso una schermatura a controguscio.
L’allestimento per l’esposizione dei disegni è integrato alla struttura stessa del padiglione: un unicum che definisce l’intero spazio interno ospitando, nell’articolazione dello spessore delle pareti, le riproduzioni dei disegni di progetto di Gunnar Asplund per la Skogskapellet, i testi e i plastici.
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